Le tradizioni del carnevale di Lanz (Lantzeko Ihauteria)
Lanz è una cittadina basca con 117 abitanti (2007) che si trova in Navarra vicino a Pamplona, in prossimità dei Pirenei.
Lì, come in tanti altri luoghi di Spagna e d’Europa, si festeggia un carnevale con rituali che vengono da molto lontano.
Il carnevale di Lanz è un’eredità del medioevo nella quale si mescolano elementi di saturnali romane e baccanali greche. È per questo considerato uno dei carnevali più puri ed ancestrali di Spagna.
Chi cammina durante il suo svolgimento per le vie di Lanz incontrerà il gigante Miel Otxin, un bandito che, in un imprecisato passato, imperversò nella regione. Esso è rappresentato da un pupazzo alto circa tre metri che viene costruito di nascosto durante la domenica di carnevale. Finirà con l’essere “ucciso” il martedì dopo con due colpi di fucile; verrà fatto a pezzi e bruciato in un enorme falò.
I carnevali hanno questa carica liberatoria che spesso viene concentrata su personaggi brutti o cattivi. (si pensi alla tradizione del “rogo della vecchia” presente in diverse località del nord Italia).
Miel Otxin (Michele il lupo) non è però il solo personaggio evocatore delle tradizioni carnevalesche di Lanz. Il turista rimane stupito anche davanti a Ziripot e al Zaldiko.
Il primo è un ridicolo grassone, fatto di sacchi pieni di fieno, che rappresenta la trasgressione ancora per pochi momenti possibile, visto l’incombere della quaresima; il secondo è un cavallo che incessantemente colpisce a testate Ziripot nel tentativo di farlo cadere a terra per ridicolizzarlo (è la rappresentazione della quaresima?).
Altri personaggi ancestrali sono gli Arotzak che con martello e tenaglie cercano di ferrare il cavallo (ma questi fugge in continuazione, continuando a tormentare Ziripot) e i Txatxos, che coperti di pelli e armati di pali e scope infastidiscono la gente. Sono loro stessi che provvederanno all’esecuzione di Miel Otxin dopo averlo braccato per due giorni lanciando grida e facendo acrobatici salti.
La danza chiamata “Carnevale di Lanz”, vorticosa e saltellante, traduce molto bene la gioia per l’avvenuta liberazione dal maligno.
È una danza piuttosto complessa, si balla singolarmente in cerchio muovendosi in senso antiorario con cerchi su se stessi alternati, accompagnando salti e rotazioni con le braccia.
Introduzione
Si parte con un passo di valzer con le mani che simulano il movimento "a spazzare" (un tempo effettivamente si spazzava la strada con la scopa…)
Prima figura – sequenza passi: 1,2-3 – 1,2 per tutta la danza
PD avanti leggermente saltato (braccia alzate, palme verso il volto), PS avanti, levé PD (con rotazione del tallone sulla caviglia s), 1,2-3
Passo composto posteriore D con rapido scambio movimento PS sollevato con rotazione del tallone all’interno, PD che scatta dietro al PS
PD all’indietro (si abbassano le mani come per afferrare il costume) peso sul tallone PD indietro, spostamento peso su PS (=1,2) Rotazione su asse spalla sinistra PD, PS, PD,(=1,2-3) (terminiamo con PS legg. sollevato)
PS indietro, spostamento peso su PD (=1,2) Rotazione su asse spalla destra PS,PD,PS (=1,2-3) (terminiamo con PD legg. sollevato)
Seconda figura – sequenza passi: 1,2-3 – 1,2 per tutta la danza
PD avanti legg. saltato, PS avanti, PD sul posto (=1,2-3)
PS indietro, spostamento peso su PD (=1,2) Rotazione su asse spalla destra PS,PD,PS (=1,2-3) (terminiamo con PD legg. sollevato)
PD indietro, spostamento peso su PS (=1,2) Rotazione su asse spalla sinistra PD, PS, PD,(=1,2-3) (terminiamo con PS legg. sollevato)
PS indietro, spostamento peso su PD (=1,2) Rotazione su asse spalla destra PS,PD,PS (=1,23) (terminiamo con PD legg. sollevato)
Eseguire due volte la Prima figura e due volte la Seconda figura. Ripetere fino alla fine.
Fonte: Giulietta e Agostino del gruppo PulcherAndAge di San Mauro Torinese.